Bene, passata la festa (e gabbato lo santo) ho finalmente due minuti per raccontarvi cosa abbiamo fatto in occasione di Cantine Aperte 2015.
Oltre al già collaudato appuntamento della domenica quest’anno ci siamo inventati di aprire le porte di casa già il sabato sera per una grigliata in giardino. Come di consueto in questi eventi in cantina organizziamo un grande salotto esterno sull’aia della cantina con tavoli e panche, ombrelloni, divani, cuscini e poltroncine. Il testimonial di quest’anno non è stata la mia Vespa Et3 Primavera del 1981 come nella stagione 2014 bensì la “Campagnola” AR51 del 1951 parcheggiata all’entrata praticamente sulle rose della mamma..
Verso le 19.30 i primi ospiti hanno varcato il cancello dell’aia. Il buon Luca aveva provveduto alla musica di sottofondo, io avevo già iniziato a combinare danni con il freezer e almeno metà delle bottiglie di Barbagianni Spumante Brut erano alla perfetta temperatura per un aperitivo coi fiocchi (le altre erano leggermente congelate)..
Il problema è che l’idea era nata così in semplicità per pochi intimi… alla fine fortunatamente siamo riusciti a ad incastrare la Lotti e Francesco alla griglia che con l’aiuto del mitico Agith e di molti altri hanno grigliato per i beati paoli fino almeno alle 22.00.
Sulla griglia hanno sfilato per noi pancetta, salamelle, pollo, fettine e l’immancabile polenta brustola’.
Quest’anno per la prima volta è stata Camilla (mia sorella e socia) ad organizzare tutta la festa, per fortuna(!) perchè l’organizzazione in generale non è esattamente un mio punto di forza…
Mi piace questa foto perchè rende veramente l’idea di Cantina Aperta, gli ospiti infatti dai tavoli e dai divani potevano vedere perfettamente la cantina, che è rimasta sempre aperta, sempre disponibile a farsi visitare.
Questa foto invece ritrae la parte interna della cantina appena ristrutturata: è piccolina ma ci abbiamo messo quasi tutto l’inverno a ripulire i muri, tirar fuori la roccia e fare i pavimenti. In campagna è così: i lavori al coperto si fanno quando piove e quest’inverno è stato molto clemente..
La domenica la giornata è iniziata alle 10. In realtà a quell’ora è iniziata la festa perchè alle 7.00 io e Camilla eravamo già in piedi a preparare e, non contenti, siamo anche andati ad aggiungere i melari alle arnie delle nostre apine operose poichè la giornata prometteva benissimo e i nuclei erano ormai troppo stretti nei soli alveari nido. Alle 10 era comunque tutto pronto per la partenza!
La cantina era visitabile in tutte le sue parti, dal fruttaio (dove mettiamo in appassimento le uve da Amarone della Valpolicella) alla zona di vinificazione esterna, agli acciai interni fino alla zona di affinamento in legno.
All’interno di casa abbiamo allestito un tavolo degustazione dove Francesco il nostro enologo ha condotto degustazioni tutto il sabato e tutta la domenica. Le degustazioni com’è nostra prassi non sono mai troppo tecniche o per soli addetti ai lavori. A noi piace raccontare come nascono i nostri vini in vigna, qual’è la nostra idea di vino da produrre e come ci stiamo arrivando.
Verso mezzodì sono venuti ospiti sotto alla pergola della cantina i nostri amici “Raku 4et” che hanno suonato vari classici di musica brasiliana e cubana.
Cantine Aperte si è confermato ancora una volta un appuntamento molto interessante per gli ospiti e una grande soddisfazione per me vignaiolo.
Ciò che mi interessa maggiormente offrire con Cantine Aperte è il vivere un’esperienza. Un bicchiere di vino è sempre una grande cosa, in degustazione, in meditazione, accompagnato da una grigliata o da buona musica, bevuto in relax o con gli amici. L’ultima foto la dedico ai miei amici (Kuma compreso) sempre presenti a tutti gli eventi che organizziamo a San Mattia.
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Foto di:
Arturo Bragaia, Francesca Gasperi, Marco Marini, Roberto Modena
