Quest’anno abbiamo pensato di spostare le arnie, ovvero le “casette delle api” (volgarmente), un pochino più in basso affinché siano più protette e ancora più baciate dal sole.
Non si tratta di un grande spostamento, solo qualche metro, purtroppo però non possiamo farlo liberamente in quanto le api tenderebbero sempre, una volta preso il volo, a tornare alla vecchia postazione. E’ necessario in questi casi spostarle per uno o due giorni in una zona completamente diversa con lo scopo di disorientarle, dopo un paio di giorni le api possono essere spostate nella nuova postazione che non confonderanno più con quella vecchia a pochi metri… insomma non è semplicissimo!
Su consiglio del nostro maestro, Giuseppe Palleschi, decidiamo di spostare una famiglia dalla vecchia postazione a una nuova e provvisoria in agriturismo. Ovviamente questa procedura va fatta di notte quando le api sono tutte rientrate e soprattutto non volano. Ieri sera, alle 21.00 in punto, quando in cielo c’erano solo le stelle e una luna bianca, gigante che ci guidava dall’alto, io e Giovanni ci siamo avvicinati all’arnia da sposare con trattore e pala. Con attenzione e calma chiudiamo l’arnia, per assicurarci che nessuna ape potesse uscire durante il trasporto, posizionandovi semplicemente un panno davanti alla porticina e fissandolo con una corda.
Io da una parte, Giovanni dall’altra ci carichiamo l’arnia in braccio e la portiamo verso il trattore. La posizioniamo sulla pala e con Giovanni alla guida del trattore e io seduta sopra al coperchio dell’arnia per essere sicuri che non si aprisse durante il tragitto partiamo e percorriamo le poche centinaia di metri che ci separano dall’agriturismo.
Arrivati a destinazione scarichiamo e posizioniamo l’arnia, togliamo il telo… le apine un po’ confuse escono e danno un’occhiata alla loro nuova e temporanea (anche se loro non lo sanno) casa. Sicuramente non tarderanno l’indomani alle prime luci dell’alba a prendere il volo e ad esplorare il grande prato fiorito a loro disposizione.
