Una grande impresa… La cattura di uno sciame

sciame

Purtroppo abbiamo veramente poche testimonianze fotografiche perciò dovrete credimi, ma sono certa che dal mio racconto capirete perché quel giorno fu difficile scattare foto…

Riceviamo una telefonata da un simpatico signore che abita non molto distante da San Mattia, ai piedi delle Torricelle. In giardino, sul ramo di un maestoso Cedro del Libano si era posato uno sciame d’api, quest’uomo cercava un apicoltore che potesse catturarlo.

Che grande opportunità per noi! Finalmente avremmo potuto provare il brivido della cattura di uno sciame.

Guidati dalla voce di Beppe, il nostro maestro, io e Giovanni con il volto protetto dalla maschera ci dividiamo i compiti. Lo sciame era avvolto a manicotto sul ramo e il ramo si trovava a circa due metri e mezzo dal suolo, era necessario tagliare il ramo e posizionarlo su un’arnia prendi sciami che precedentemente avevamo preparato con dei favi ricchi di miele. In cima ad una scala Giovanni avrebbe tagliato i rami con una cesoia il più vicino possibile alle api mentre io avrei tenuto il ramo una volta tagliato e l’avrei posizionato sull’arnia. “Mi raccomando evitate l’effetto fionda mentre tagliate…”, queste le parole di Beppe. Provateci voi a tagliare il ramo di un cedro e a evitare l’effetto fionda! Praticamente impossibile, ma dopo aver preso un bel respiro abbiamo provveduto al taglio, tenevo salde con le mani le appendici del ramo assecondandone la leggera oscillazione dovuta dalla pressione della forbice… finalmente il taglio era stato fatto e ora ERA TUTTO IN MANO MIA!

Una volta posizionato il ramo sull’arnia le api hanno cominciato a far festa facendo vibrare le ali, avevano trovato casa.. Beppe ce l’aveva detto che avrebbero fatto così, ma vi assicuro che viverlo di persona è stata un’esperienza elettrizzante, un’emozione contagiosa.

Cosa significa che una famiglia di api ha sciamato e perché lo fa

Il periodo prediletto per la sciamatura è senza alcun dubbio la primavera. Questo fenomeno, che deve essere monitorato e tenuto sotto controllo, consiste nella dipartita di una parte della famiglia delle api guidate dalla regina alla ricerca di una nuova casa.

La dipartita della regina e del suo seguito dipende dal fatto che nell’alveare è nata una nuova regina pronta a rimpiazzare quella vecchia. Il volo in genere dura solo qualche metro, anche se a volte possono arrivare a fare i chilometri, e la famiglia in viaggio può posarsi ipoteticamente ovunque anche se in genere i rami degli alberi sono tra le soste preferite.

Le api prima di partire invece che fare i bagagli fanno scorta di cibo, ovvero di dolcissimo miele, in previsione del periodo in cui non avranno nutrimento essendo sprovviste di casa. In questi primissimi giorni l’apicoltore può intervenire e provvedere alla cattura dello sciame dando alle api una nuova casa.

Author: Silvia

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